14 Maggio 1953, mattina, soleggiato

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Anthos92
view post Posted on 30/6/2011, 21:44




{Fabio Rubio}

Fabio decise di svegliarsi presto ed andare al parco. Era domenica, sarebbe stato ideale ossigenare un po' i polmoni, passeggiando tra le stradine e i laghi. Per dimenticare.
Giunto al parco sostò lungo un lago, appoggiato a un albero. Lanciò un sassolino, osservò i cerchi dilatarsi e svanire...
Il giorno prima era stato un giorno qualunque, decisamente stressante, e di nuove conoscenze.
Aletea conservava in sé uno strano mistero. Com'era anche egli misterioso.
Estrasse il flauto dallo zaino e intonò una dolce melodia che sapeva di tanti ricordi.
La sentiva cantare da sua madre mentre svolgeva le faccende di casa, e adesso la intonava senza voce, col proprio fiato. La sua vita si imposessò del suono, e la trasformò delicatamente in arte.
Il soffio tremò un istante, il suono si fece più scuro. Anche l'aria tremava e da lontano si sentiva l'eco di un pianto.
Aveva scelto una melodia che sapeva di poesia, e ad ogni nota un ricordo, in un cassetto di parole con pagine di personaggi scritti e abbandonati, creati per collera. Personaggi nella loro vita di letteratura, che sentivano e amavano come ora amava lui. E dimenticati dal tempo, nell'inchiostro.
Una melodia che sapeva di poesia.
Sì, perché nel dolore d'un ricordo viveva ancora.
E amava.

Edited by Anthos92 - 12/9/2011, 05:03
 
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