Luce rossa, 2 giugno - tramonto, sereno e caldo

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Lithyan
view post Posted on 13/7/2010, 14:52




[Dalila Hernandez]

Dalila si era ritrovata quasi per caso in quel grande viale che ancora ossrvava con stupore. La luce rossa si rifletteva sui suoi capelli, rendendoli letteralmente vermigli, facendo di lei una sagoma quasi demoniaca stagliata contro il sole, in netta antitesi con ciò che realmente era.
Le lunghe ombre del tramonto la rendevano una piccola fata, non certo bella come molti immaginerebbero, ma in qualche modo magica, come il riverbero che le illuminava gli occhi verdi e intelligenti.
Non mi sarei mai aspettata tanta gente ancora fuori a quest'ora, si disse. Nel suo vecchio paese tutti si sarebbero già rintanati in casa, e lei non era ancora del tutto abituata alla vita di Barcellona.
Da quando era giunta era uscita pochissimo, e l'unico incontro degno di nota che avesse avuto non era certo stato di suo gradimento.
Cancellando il ricordo della ragazza snob che le aveva parlato appena qualche giorno prima, prese a camminare per La Rambla, un po' curiosa un po' disturbata da tanta folla.

Edited by Lithyan - 1/8/2010, 10:23
 
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Yashal~
view post Posted on 31/7/2010, 10:29




{Josè Rafael Garcìa}

Josè tornava dal San Gabriel. L'umido di quelle pareti era ancora attaccato alla pelle. Quell' edificio enorme aveva il potere di rievocare forse anche gli spiriti, quanto era vecchio. I suoi capelli biondi sembravano fili di grano al colore dorato della sera. Nella mano sinistra teneva la sua cartella di cuoio consumata dall'uso, dentro teneva solo qualche appunto e uno spartito che aveva suonato la sera prima al piano. Nella sua consueta confusione l'aveva trascinato dalla scrivania insieme agli appunti nella cartella. Quando se ne era accorto aveva sorriso, perchè tra le altre cose, quello era uno spartito che non suonava da molto tempo, una melodia molto triste che associava a momenti non proprio felici della sua vita. La camicia bianca sfiorava leggera il suo petto. Aveva addosso ancora il profumo di pulito della mattina, solo una manica era sporca d'erba.
Rimuginava ancora sullo spartito quando si accorse di stare per colpire nella sua camminata una ragazza dai capelli rossi di fronte a sè. Ma era troppo tardi quando se ne rese conto. Ormai non poteva più evitarla. Le calpestò un piede e i loro corpi si appoggiarono l'uno all'altro per un attimo, anche se debolmente.
 
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Lithyan
view post Posted on 31/7/2010, 21:03




{Dalila Hernandez}

"AHI!"
Dalila restò senza fiato, colta alla sprovvista. Con un gesto istintivo spinse via il ragazzo, prendendo poi a saltellare su un piede solo: "Diamine, che dolore!" esclamò alzando lo sguardo, e nessuna emozione a parte la rabbia trasparve dal suo sguardo quando vide il bel viso del giovane. "Ma dico, siete cieco?" sbottò offesa mostrando tutto il suo sdegno.
 
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Yashal~
view post Posted on 3/8/2010, 16:39




{Josè Rafael Garcìa}

Josè alzò gli occhi, le sue labbra si schiusero, mentre con lo sguardo prendeva coscienza della figura davanti a sé, della persona contro cui il suo corpo si era scontrato, sorretto, aggrappato nel tentativo di non cadere in terra. Una ragazza, più o meno della sua età, molte lentiggini su una pelle chiara, capelli ramati che si fondevano col colore del sole intorno. Il suo corpo avvicinandosi aveva sentito l’odore fievole del profumo della giovane. Lieve, smorzato nelle note da una giornata appena trascorsa.
Si ricompose, separandosi dalla giovane. Si tirò via i capelli finiti sopra gli occhi ed espresse le sue scuse.
Non aveva fatto in tempo e non aveva potuto evitare di calpestarle il piede. “Perdonatemi. Spero di non avervi fatto troppo male.”
 
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Lithyan
view post Posted on 11/8/2010, 13:34




{Dalila Hernandez}

"Me ne avete inflitto parecchio, invece" replicò seccata la ragazza, senza affatto preoccuarsi di celare il suo turbamento. Non aveva gradito affatto quello scontro e di certo non avrebbe finto il contrario. Si aspettava anche che quel bel ragazzo cercasse di sfruttare il suo fascino per strapparle un sorriso benevolo e farle dimenticare l'accaduto, quindi alzò subito le sue barriere di difesa e, pungente come un riccio, si premurò di demolire ogni possibile iniziativa del ragazzo e farlo sentire debitamente in colpa: "Siete davvero un maldestro! Dovreste tenere i vostri occhi puntati sulla strada che percorrete e non chissà dove! Per colpa vostra ho anche rischiato di cadere e la cosa mi ha parecchio seccata, e non sperate di cavarvela con qualche moina: esigo delle scuse beneducate e sentite!"
 
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Yashal~
view post Posted on 16/9/2010, 12:25




{Josè Rafael Garcìa}

Josè lanciò un'occhiata furtiva alla giovane, mentre era chino a recuperare qualche foglio uscito via dalla sua cartella.
Doveva essere una di quelle solite smorfiosette che si credono le migliori. Ne aveva incontrate parecchie ma a lui non facevano effetto.
"Vi ho chiesto scusa in modo beneducato e gentile, cos'altro volete che faccia?" disse distratto mentre cercava lo spartito. "Dove diavolo è finito il mio spartito?" disse poi lievemente preoccupato all'idea di non trovarlo.
 
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Lithyan
view post Posted on 16/9/2010, 12:40




{Dalila Hernandez}

Spartito?! Oh Dio, mi trovo davanti al classico artista senza testa! Ora mi spiego dove stava guardando!
La rossa non riuscì a trattenere una leggera smorfia, chinandosi poi per raccoglere con gesto rapace un sottile volumetto proprio sotto al naso del giovane. "E' questo che state cercando?" chiese, sventolandoglielo davanti agli occhi con malagrazia, "Non siete distratto solo nel camminare, a quanto vedo...
 
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Yashal~
view post Posted on 12/10/2010, 11:17




{Josè Rafael Garcìa}

Josè sospirò con l'aria sollevata. "Si, è quello." Sul volto gli era rimasta l'aria trafelata di pochi secondi dopo l'urto e le guance erano ancora tinte di rosso.
Tese la mano verso il volumetto guardando la giovane in volto. "Voi siete invece sempre attenta, vero? Però questo non vi ha impedito di non vedermi, quando poco prima vi stavo precipitando addosso." Sorrise, il modo in cui aveva formulato le parole era diventato ironico e dolce al tempo stesso, quasi volesse tentare ancora una volta la via delle scuse...
 
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Lithyan
view post Posted on 19/10/2010, 10:19




{Dalila Hernandez}

"Vi ho visto arrivare, sì, ma pensavo che avreste tenuto un andamento diritto come il resto della gente qua attorno, non che avreste bruscamente cambiato rotta" Lo guardò corrugando severamente la fronte, ma poi decise di dargli una possibilità. "Sapreste almeno indicarmi se, da queste parti, esiste un giardino tranquillo dove non c'è tutta questa folla? Aiutarmi sarebbe un buon modo di farmi dimenticare l'accaduto"
 
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Yashal~
view post Posted on 27/4/2011, 15:51




{Josè Rafael Garcìa}

Sorrise e chiese:
"Non vorrei essere invadente... ma voi non siete di Barcellona, vero?"
Esitò un pò.

"A Barcellona esiste un posto dove io vado spesso. E' tranquillo, vi potrete riprendere dal disagio causato dalla sbadataggine di uno come me, con la testa fra le nuvole. E' il parco della Ciutadela, non è molto lontano da qui, siete fortunata."
 
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Lithyan
view post Posted on 9/5/2011, 22:16




{Dalila Hernandez}

"Esatto, non sono di Barcellona..."
Storse appena le labbra e strizzò gli occhi, infastidita da quelle parole che le sembravano in qualche modo invadenti. "Non ho tempo per visitare un parco, grazie per il suggerimento, ma credo mi basterà allontanarmi da voi per dimenticarvi. Vi auguro buona giornata." e, accennando un inchino che nemmeno lei si rese conto di fare, fece per allontanarsi da quella improvvisa seccatura.
 
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10 replies since 13/7/2010, 14:52   138 views
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